Oud Royale

Una sera, mentre mi dirigevo verso il Teatro della Fenice, mi sono perso. Con il mio vestito più elegante addosso, devo aver detto che potevamo arrivarci in un attimo. Che illusione! Le strade mi ascoltavano e mi prendevano in giro. Giravo e rigiravo, ma niente, il teatro era sparito, avvolto nella nebbia. Eppure, mentre mi perdevo, pensavo che era tutto così bello, e che era giusto essere vestiti di tutto punto solo per vagare per questi vicoli belli e dispettosi. Era come entrare dietro lo specchio, in un mondo parallelo, in cui vive la gente del teatro, con i suoi luoghi segreti e meravigliosi, i salotti, i ristoranti, i caffè. Quella sera ho capito che Venezia è mille città in una.

Il profumo

Questa città nella città si chiama Oud Royale. Prima di tutto c'è l'impeccabile eleganza del cedro, scintillante di note agrumate: è l'emozione di scoprire un mondo inaspettato, e più ci si perde in esso, più ne si è attratti, mentre si scivola nel fascino di un cuore di rosa e iris. Ed è subito stupore, vellutato e luminoso come le note dello zafferano, e sempre più seducente, magnetico, con un fondo caldo e sensuale di patchouli e muschio: una discesa vibrante di oud, in un microcosmo affascinante che seduce chiunque lo attraversi.