Un sorso dorato di tramonto dove la dolcezza della pesca danza con la vaniglia
Tra fiori esotici e un soffio di agrumi vivaci.
Venezia 1920 accoglie l'estate con un bicchiere di Bellini , questa volta non sorseggiato, ma indossato. Catturando l'essenza dell'iconico cocktail, il profumiere Roberto Dario reinterpreta il suo fascino baciato dal sole in una fragranza che risplende di piacere e fascino. Le tonalità pastello del flacone accennano al piacere esotico racchiuso al suo interno: un brindisi fragrante alla nuova estate.
Bellini non è solo un profumo: è un sogno liquido, nato dai riflessi dorati della laguna veneziana e dalla magia senza tempo della città stessa. Ispirata all'iconico cocktail creato tra le eleganti mura dell'Harry's Bar, questa fragranza cattura l'anima effervescente di Venezia, sospesa tra acqua e cielo.
La vellutata pesca bianca si fonde con il frizzante prosecco, come delicate bollicine che si alzano al sole del mattino su Piazza San Marco. Indossare Bellini è come entrare in una giornata estiva lungo il Canal Grande: si apre con una brezza luminosa, evocando la carezza del vento tra i capelli e il luccichio dell'acqua sotto i ponti.
Il suo cuore è morbido, caldo e floreale, con cremoso latte di mandorle e frangipane tropicale, che si adagia delicatamente su una base che ricorda la quiete dorata del tramonto sulle Zattere.
In Bellini, Venezia è più di una musa ispiratrice: diventa un ricordo impresso sulla pelle. Un omaggio all'eleganza spensierata, un distillato poetico di sole, arte e dolce vita. Uno spritz e sei lì: a passeggiare per calli silenziose, immerso nel bagliore del marmo rosato, con un bicchiere in mano e il cuore in fiamme.
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